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Mi chiamo Luka, abito sopra di te, all'interno 103.
Certo mi conoscerai, la notte tiro a tardi io. Un poco tremo ho un po' di guai, ma non chiedermi perché, ma non chiedermi per chi. Sì non chiederti cosa c'è, sarà la timidezza. Nell'ascensore guardo giù, sarà che sono pazza, non saluterò mai più, di modo che tu soffrirai, dopo di ciò non domanderai e di incontrarmi più non cercherai, mai più di te mi parlerai, tu non mi guarderai mai più. .......................................................................... Mi chiamo Luka, piango alla tua porta sai e se credessi di me ormai che non faccio più per te, vorrei restare sola e mai più seccature senza guai. Ma non chiederti di me, ma non chiederti perché, io non vivrei senza di te. Mi chiamo Luka, la noia è un piano i più, lontano sei da me, ancora tu mi penserai. La notte tiro a tardi io, un poco soffro, mi dai dei guai, gli ascensori vanno al cielo e giù, sui cristalli il viso tuo che poi incontra quello mio, le mie mani sulle tue, un istante tra di noi, dai cristalli dei perché, dagli specchi dei perché, io non vivo senza te. |
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